Ventisette anni fa allo stadio Olimpico si giocò Lodigiani-Salernitana. Era un playoff di serie C. I granata andarono sotto ma “giocavano in casa”, e la riprese Pisano-gol perché quella promozione era scritta nel destino.
Cinque anni dopo, allo stadio Olimpico, in serie A, fu Lazio-Salernitana. Contro Vieri, Salas, Nesta, insomma quella gente lì, nessuno credette che Vannucchi facesse sul serio quando i granata in maglia a scacchi si trovarono avanti. Infatti finì a pallonate, e la Bersagliere ne prese sei.
Stavolta allo stadio Olimpico, (un altro) Lazio-Salernitana è finita 3-0. Eppure, a guardare gli spalti, e il delirio granata nel settore ospiti, pareva il contrario. Uno spettacolo autentico. Di popolo. Un punto in comune tra i tre precedenti citati.
Ci dicono che non abbiamo mai vinto niente. Vero.
Ci dicono che siamo destinati a retrocedere. Probabile.
Ci dicono che forse il campionato neppure lo finiamo. Possibile pure questo.
Eppure, ogni volta che ce ne dicono una, noi troviamo sempre un (altro) buon motivo per essere orgogliosi… della Salernitana e di tutto quel che rappresenta.

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