Testi

di SILVIA RIZZELLO

È un messaggio di forza e speranza quello che Valentina Testi vuole trasmettere ai suoi lettori.

L’autrice del libro La casa in cima alla collina – pubblicato il 9 giugno dalla casa editrice salernitana Saggese editori – si rivolge a quanti soffrono di disturbi alimentari per dar loro coraggio e sostengo ma estende il suo messaggio anche a chi può solo averne sentito parlare.

Non a caso, infatti, il libro verrà collocato nella collana Nazionale Saggese con il colore lilla richiamando così anche il simbolo della Giornata nazionale del fiocchetto lilla contro i disturbi del comportamento alimentare.

Quello dei disturbi alimentari, quindi, è il tema principale del libro che, tra le righe, nasconde anche una nota autobiografica come spiega la stessa autrice: «Ho iniziato a soffrire di disturbi alimentari verso i 13, 14 anni quindi in età adolescenziale, ma ho preso coscienza del mio corpo e di me solo in età adulta quando vivevo in Australia, quasi isolata dal mondo e ho avuto modo di scoprirmi davvero. Lì è iniziato il mio percorso di cambiamento e crescita che è confluito nella scrittura del libro. Il libro è stato un po’ il momento in cui ho lasciato andar fuori. Il mio unico rimpianto è non essermi fatta aiutare da un professionista perché quando si prova a uscirne da soli, in realtà non si riesce mai per davvero. È un’ombra che ti segue e sono certa che se fossi stata seguita da un professionista ne sarei uscita prima dell’età adulta».

In Willow – la protagonista de’ La casa in cima alla collina – c’è, quindi, molto di Valentina che, nel raccontare la sua storia, ripercorre i momenti del suo passato che l’hanno portata a diventare quel che è adesso. Oggi Valentina vive a Londra, lì lavora e vive la sua vita senza, però, aver lasciato andare definitivamente quel “fantasma” che si porta dietro.

Ed è proprio da questo che è nata l’idea del libro. «L’idea mi è venuta durante il lockdown. Vivevo a Londra da poco e quando ci hanno chiusi in casa l’unica cosa che potevo fare era passeggiare nei parchi – spiega Valentina Testi – Mentre ero lì ho pensato di collegare l’idea del fantasma e cioè qualcosa di non reale a qualcosa di reale, alla mia storia personale. È venuta fuori la storia di questa giovane donna che in parte è me e che ha a che fare con questo fantasma che in parte è vero e in parte no».

La storia di Willow è ambientata in Toscana dove la protagonista si trasferisce al seguito di una delusione d’amore e dove, invece, troverà un nuovo inizio che la aiuterà anche a liberarsi da quel “fantasma” che si porta dietro da sempre.

«Quello che io vorrei che le persone capissero leggendo il libro – conclude l’autrice – è che, anche se ci vuole tempo, c’è sempre la speranza di riuscire a uscirne».

 

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