Abbiamo sognato questa partita, queste partite, per anni mentre sguazzavamo nel fango del pallone di periferia. Abbiamo sognato di giocarle consapevoli che, siccome la squadra di calcio non è una scelta ma un “dono”, certi palcoscenici non sarebbero mai stati roba nostra. Un po’ realisti e un po’ rassegnati. Appassionati, certo. Ma calati nella parte a cui ci eravamo abituati.
Adesso che ci siamo, come spesso accade, l’attualità ci distrae dalla dimensione del sogno e forse non apprezziamo abbastanza il valore del momento. Ché per noi l’Ischia o la Juventus fa lo stesso, ed è giusto pure, basta che giochi la Salernitana! E però ogni tanto fermiamoci anche a capire dove siamo, e quanto importante sia restarci. E se possibile godercelo.
Oggi questa partita non va più sognata. Ma giocata. E siccome il calcio vuole sempre un (altro) sogno, proviamo pure a vincerla. Poi magari ne prendiamo tre e ce ne torniamo a casa mazziati e congelati, però vivendola così che varrà la pena ricordarla! Come ci ricordiamo di quando, sguazzando nel fango della periferia, pensavamo che partite così le avremmo giocate solo a PC Calcio.
Coraggio Salerno. È il momento tuo…