di DARIO CIOFFI
Per tutte le volte che abbiamo pensato che “più di questo… nun putimm’ fa”!
Per tutti i litigi che ci siamo fatti “noi e noi”, ché amare “ti fotte”, e così ce le siamo dette e promesse, ma in fondo senza smettere mai di star sempre (tutti) dalla stessa parte.
Per tutta la polvere mangiata. Per il fango che ci ha sporcato i vestiti e la faccia. E per le mani con cui dignitosamente, orgogliosamente, dalla faccia quel fango provavamo a togliercelo.
Per chi c’era quando non ci credeva nessuno. Quando si diceva non servisse a niente. E però restava tutto…
Per chi ci mise la faccia senza pensare che sarebbe stato impopolare, ché si sentiva di farlo (Roma, per esempio, “quella volta”, non lunedì prossimo… “quella volta là”).
Per chi alla Salernitana dà il cuore. Ed esagera. Sicuro! Ma che ne sapete voi quanto è bello “intossicarsi l’anima” appresso a undici persone qualunque in granata col cavalluccio marino cucito sul petto che corrono, alla grande o “a vacante” – chissenefrega – per un popolo intero.
Per i bambini che se ne stanno innamorando.
Per chi ama quella maglia da sempre. E sìssignore, l’amava in serie C ed era bello… E però adesso lasciatecela amare in Serie A, ché c’abbiamo un sacco di sfizi ancora da toglierci.